Il Labrador è un diretto discendente del Cane di St. John, un incrocio tra una razza autoctona e i cani da caccia importati dall'Inghilterra, allevato dai pescatori inglesi sull'isola di
Terranova a partire dal XVII secolo. Le sue radici si intrecciano con quelle del Cane di Terranova.
All'inizio del 1800, fu importato in Inghilterra a bordo di navi provenienti dalla penisola del Labrador.
La razza fu quindi allevata e selezionata da alcuni nobili inglesi, tra cui il Conte di Malmesbury, al quale si deve la nascita nel 1885, di
Buccleuch Avon, il primo esemplare di Labrador come oggi lo conosciamo.
Quattro anni dopo la nascita di Buccleuch Avon, che aveva il manto nero, nacque il primo labrador giallo,
Ben of Hyde. La diffusione dei cani dal manto chiaro divenne però significativa solo dopo il 1920. L'allevamento
di labrador "chocolate" iniziò invece solo negli anni '30 del XX secolo.
Per le sue grandi doti di cane da caccia e
da riporto, il Labrador conobbe una grande diffusione in Inghilterra, tanto da essere allevato persino da re Giorgio VI.
Il Kennel Club riconobbe ufficialmente la razza nel 1903.
Il primo standard della razza è del 1916 e
fu in parte modificato nel 1950. Lo Standard della FCI attualmente in vigore è del 1989. Lo standard del Kennel Club americano è del 1994 e si discosta lievemente da quello della FCI. Oggi i
Labrador sono tra i cani più diffusi al mondo, in particolare in Inghilterra, nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti.
Aspetto Generale
Cane di stazza media, di buon temperamento, intelligente, socievole, docile e robusto, eccellente nuotatore (anche grazie alla “ palmatura” delle zampe), in origine è stato utilizzato soprattutto dai cacciatori come cane da riporto.
Caratteristiche
La sua indole buona e il carattere facile all'apprendimento lo rendono adatto ad essere addestrato allo svolgimento di moltissime attività, dall'assistenza ai non vedenti, al soccorso in acqua, alla ricerca di persone.
Temperamento
Grazie al suo carattere estremamente dolce ed affettuoso è un ottimo cane da compagnia, particolarmente adatto a vivere in famiglia dove ci siano anche bambini. E' un cane molto esuberante, sempre pronto al gioco e all'avventura, e sempre felice di apprendere e fare nuove conoscenze.
Colore
Nero, marrone (“chocolate”) o miele (“champagne”), sempre unicolore. Ammesso qualche pelo bianco sotto il collo.
Pelo
Duro, liscio, molto spesso e lanoso, con sottopelo insensibile all'acqua.
Taglia
Altezza al garrese: maschi da 56 a 58 cm, femmine da 53 a 56 cm.
Testa e cranio
Cranio largo con stop definito. Testa ben modellata, asciutta, senza guance carnose.
Mascelle di lunghezza media, potenti e non appuntite. Tartufo largo, con narici ben sviluppate.
Occhi
Colore marrone o nocciola scuro, di media grandezza; hanno espressione buona e intelligente.
Orecchie
Le orecchie devono essere triangolari, con attaccatura un po' arretrata e devono pendere
Mascelle
Mascelle di lunghezza media, potenti e non appuntite.
Collo
Di bella linea, forte, poderoso, inserito tra spalle ben costruite.
Arti anteriori
Spalle lunghe e oblique. Arti con buona ossatura, dritti dal gomito al suolo, visti sia di fronte che di profilo.
Corpo
Il labrador Retriever è un cane di struttura robusta, compatto, molto attivo. Il cranio è largo; il petto è largo e il torace profondo; i reni e il treno posteriore sono larghi e forti.
Arti posteriori
Ben sviluppati, non inclinati verso la coda; ginocchio ben flesso, garretti bassi. I garretti vaccini sono indesiderati.
Coda
Molto grossa alla base, si assottiglia gradualmente verso la punta, di lunghezza media, senza frange ma ricoperta da pelo corto, fitto e folto, che le da quell'aspetto arrotondato tipico (coda di lontra). Può essere portata allegramente ma non deve essere mai arricciata sopra il dorso.
Zampe
Rotondi, compatti con dita ben arcuate e cuscinetti plantari ben sviluppati.
Andatura e movimento
Sciolto, con falcate adeguatamente lunghe; arti dritti e paralleli visti sia di fronte che posteriormente.
Nota
I maschi devono avere due testicoli ben discesi nello scroto e di aspetto normale.
Difetti
Ogni deviazione dallo standard è da considerarsi difetto e va penalizzato a seconda della gravità.